Publicato il
19/03/2025

Apnee notturne: quali sono le cause e i rimedi?

Le apnee notturne sono un disturbo respiratorio che si manifesta durante il sonno e consiste in ripetute interruzioni della respirazione. Questo problema può compromettere la qualità del riposo e portare a conseguenze sulla salute generale: le apnee notturne, infatti, aumentano il rischio di ipertensione arteriosa, diabete e malattie cardiovascolari e possono anche essere causa del declino cognitivo.

Inoltre, la pericolosità delle apnee notturne risiede nel fatto che è difficile rendersi conto di soffrirne fino a quando non iniziano a manifestarsi i sintomi come russamento intenso, affaticamento durante il giorno e risvegli improvvisi con sensazione di soffocamento. 

Riconoscere le apnee notturne in tempo è fondamentale per trovare un trattamento adeguato e prevenire eventuali complicazioni e ripercussioni sul proprio benessere.

In questo approfondimento, scopriamo insieme che cosa sono le apnee notturne, le cause, i sintomi, i rischi e i rimedi più efficaci per affrontarle.

Cosa sono le apnee notturne?

Come già anticipato, le apnee notturne sono interruzioni temporanee della respirazione che si verificano durante il sonno. Possono durare da pochi secondi a oltre 30 secondi e ripetersi numerose volte nel corso della notte, compromettendo la qualità del riposo e la salute di chi ne soffre.

Esistono tre tipi principali di apnee notturne:

  1. Apnea ostruttiva del sonno (OSAS): è la più comune e si verifica quando i muscoli della gola si rilassano e bloccano temporaneamente le vie aeree.
  2. Apnea centrale del sonno: è meno frequente e si verifica quando il cervello non invia i segnali corretti ai muscoli respiratori.
  3. Apnea mista: è una combinazione delle due precedenti e può manifestarsi nei pazienti con disturbi respiratori complessi.

Come si può capire se si soffre di apnee notturne? In generale, chi ha il disturbo delle

apnee notturne spesso non è consapevole del problema: i segnali più evidenti, infatti, si manifestano durante il sonno e non è facile rendersene conto!

Mentre si dorme, si può russare intensamente oppure, al risveglio, si può notare di avere la bocca secca, oppure ci si può rendere conto di essere soggetti ad affaticamento cronico e difficoltà di concentrazione durante il giorno. 

Se si sospetta di avere questi disturbi, è consigliabile consultare uno specialista per effettuare un esame diagnostico delle apnee notturne e ricorrere ai test, come la polisonnografia.

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Cause delle apnee notturne

Le cause delle apnee notturne possono essere molteplici e dipendono dal tipo specifico di apnea. In generale, esse si possono suddividere tra fattori anatomici, condizioni mediche predisponenti e disfunzioni propriamenteneurologiche.

Le apnee ostruttive del sonno (OSAS) sono le più comuni e sono dovute a un collasso delle vie aeree superiori durante il sonno. I principali fattori che possono contribuire a questa condizione includono:

  • Obesità: il tessuto adiposo in eccesso attorno al collo può restringere le vie aeree e favorire l’ostruzione respiratoria.
  • Conformazione delle vie aeree: una mandibola piccola, un palato molle lungo, tonsille ingrossate o un setto nasale deviato possono aumentare la probabilità di apnee.
  • Rilassamento muscolare eccessivo: durante il sonno, i muscoli della gola si rilassano naturalmente, ma in alcune persone questo processo è più accentuato, favorendo il collasso delle vie aeree.
  • Fumo e alcol: il fumo causa infiammazione cronica delle vie respiratorie, mentre l’alcol e i sedativi possono rilassare eccessivamente i muscoli della gola.
  • Invecchiamento: con l’età, i tessuti delle vie aeree perdono tonicità, aumentando il rischio di apnee.

Oltre ai fattori elencati, altre condizioni mediche possono predisporre allo sviluppo delle apnee notturne: tra queste, le più comuni sono l’ipertensione arteriosa, il diabete di tipo 2, l’Insufficienza cardiaca e le malattie polmonari.

Le cause delle apnee notturne non si esauriscono qui: vediamo nel dettaglio anche le cause neurologiche che portano alla manifestazione del disturbo.

Apnee notturne: le cause neurologiche

Le cause neurologiche possono provocare apnee centrali del sonno: tali apnee sono meno comuni rispetto a quelle ostruttive e derivano da un problema nel controllo neurologico della respirazione. In questi casi, il cervello non invia i segnali corretti ai muscoli coinvolti nella respirazione, causando pause respiratorie prolungate.

Le principali condizioni neurologiche associate alle apnee centrali sono:

  • Danno cerebrale e ictus: chi ha subito un ictus può sviluppare difficoltà nel controllo del respiro durante il sonno a causa di un danno a livello del tronco encefalico.
  • Malattie neurodegenerative: patologie come il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla o la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) possono alterare i meccanismi di controllo respiratorio, portando a pause respiratorie notturne.
  • Sindrome di Cheyne-Stokes: si tratta di un tipo particolare di apnea centrale caratterizzata da cicli respiratori irregolari, più frequente nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia.
  • Lesioni del midollo spinale: un trauma o una patologia che coinvolge il sistema nervoso centrale possono interrompere la comunicazione tra il cervello e i muscoli respiratori.
  • Narcolessia: le apnee centrali possono manifestarsi in pazienti con disturbi del sonno come la narcolessia.

Sintomi delle apnee notturne

Le apnee notturne sono spesso difficili da riconoscere, poiché i sintomi principali si manifestano durante il sonno. Tuttavia, se non trattate, esse possono avere ripercussioni significative sulla qualità della vita e sulla salute del soggetto, poiché possono aumentare il rischio di ipertensione, di disturbi cardiaci e di diabete.

Riconoscere i segnali precoci è fondamentale per intervenire in tempo. Esploriamo, quindi, le manifestazioni più comuni delle apnee notturne per riuscire a riconoscerle:

  • Russamento forte e irregolare: spesso segnalato dai partner o da chi dorme vicino a chi ne soffre, è uno dei segni più evidenti delle apnee notturne. Il russamento può essere interrotto da pause improvvise nella respirazione seguite da risvegli bruschi.
  • Pause respiratorie durante il sonno: il respiro si interrompe per alcuni secondi più volte a notte, causando micro-risvegli e riducendo la qualità del riposo.
  • Sensazione di soffocamento o affanno notturno: alcune persone si svegliano con la sensazione di non riuscire a respirare, causata dal collasso delle vie aeree superiori.
  • Sonno frammentato e non riposante: anche se si dorme per diverse ore, la qualità del sonno è scarsa e il corpo non si rigenera correttamente.
  • Sudorazione notturna eccessiva: gli sforzi per riprendere a respirare possono causare un’intensa sudorazione, soprattutto nella parte superiore del corpo.
  • Secchezza della bocca e mal di gola al risveglio: respirare con la bocca aperta a causa dell’ostruzione delle vie aeree può provocare secchezza e irritazione della gola.
  • Nicturia (bisogno frequente di urinare di notte): l’interruzione del sonno può alterare la regolazione ormonale, aumentando la produzione di urina notturna.

Se questi sintomi persistono, è consigliabile sottoporsi a un esame per le apnee notturne, come la polisonnografia, per confermare la diagnosi e valutare il trattamento più adeguato.

Apnee notturne: sintomi al risveglio

Le apnee notturne non solo compromettono il riposo notturno, ma influenzano anche il benessere della persona durante il giorno. Come abbiamo già visto, chi soffre di questo disturbo può sperimentare anche al risveglio una serie di sintomi, che incidono sulla capacità di concentrazione, sull’umore e sulla produttività durante la propria giornata.

Riconoscere i principali sintomi delle apnee notturne al risveglio può essere determinante per identificare la giusta terapia da seguire. Ecco quindi quali sono i sintomi più comuni:

  • Mal di testa mattutino: la riduzione dell’ossigeno nel sangue durante la notte può causare una dilatazione dei vasi sanguigni nel cervello, provocando cefalee al risveglio.
  • Senso di affaticamento e stanchezza persistente: anche dopo molte ore di sonno, il paziente si sente esausto a causa della frammentazione del riposo.
  • Difficoltà di concentrazione e problemi di memoria: la deprivazione di sonno profondo compromette le funzioni cognitive, rendendo più difficile focalizzarsi sulle attività quotidiane.
  • Irritabilità e sbalzi d’umore: la mancanza di sonno può influenzare il sistema nervoso, aumentando la predisposizione a stress, ansia e depressione.
  • Sonnolenza diurna eccessiva (ipersonnia): un segnale chiaro di apnee non diagnosticate è la tendenza ad addormentarsi involontariamente durante il giorno, in situazioni di scarsa attività come la lettura, la visione della TV o persino alla guida.

Se questi sintomi diventano frequenti, è importante consultare uno specialista per evitare che le apnee notturne compromettano la salute e la sicurezza di chi le manifesta.

Apnee notturne nei bambini: quando preoccuparsi

Le apnee notturne nei bambini possono passare inosservate per lungo tempo, ma è importante riconoscerle tempestivamente per evitare problemi di crescita, difficoltà scolastiche e disturbi comportamentali. La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) in età pediatrica è spesso causata da tonsille o adenoidi ingrossate, ma può dipendere anche da altri fattori anatomici e neurologici.

Ecco i segnali di allarme da non sottovalutare:

  • Russamento persistente: se il bambino o la bambina russano frequentemente e in modo irregolare, potrebbero avere difficoltà a respirare durante il sonno.
  • Pause respiratorie e risvegli frequenti: i genitori potrebbero notare momenti in cui il bambino smette di respirare per alcuni secondi, seguiti da risvegli improvvisi.
  • Respirazione con la bocca aperta: la respirazione orale costante, soprattutto di notte, può essere un segnale di ostruzione delle vie aeree.
  • Sonnolenza diurna e difficoltà di concentrazione: il sonno frammentato può causare stanchezza e problemi di attenzione a scuola.
  • Irritabilità e iperattività: a differenza degli adulti, che tendono a manifestare sonnolenza, i bambini con apnee notturne possono apparire iperattivi e impulsivi.
  • Problemi di crescita: la qualità del sonno influisce sulla produzione dell’ormone della crescita, quindi i bambini con OSAS possono avere un ritmo di crescita più lento.

Se si sospettano apnee notturne nei bambini, è fondamentale rivolgersi a un medico per un esame, come la polisonnografia pediatrica, e valutare eventuali trattamenti, che possono variare da terapie posturali (come l’uso di un cuscino per evitare apnee notturne) fino alla rimozione di tonsille e adenoidi nei casi più gravi.

Rischi e pericoli delle apnee notturne

Le apnee notturne sono pericolose perché compromettono l’ossigenazione del sangue e la qualità del sonno, aumentando il rischio di gravi problemi di salute a lungo termine. 

Senza un trattamento adeguato, questi disturbi possono avere un impatto significativo su cuore, cervello e metabolismo, oltre a incidere sulla vita quotidiana,

Se non trattate, le apnee notturne aumentano il rischio di ipertensione arteriosa, infarto, ictus, aritmie e scompensi cardiaci, nonché di diabete, sindrome metabolica e sonnolenza diurna. 

Inoltre, chi è soggetto alle apnee può andare incontro a deficit di memoria e di concentrazione, dal momento che la frammentazione del sonno riduce la capacità di apprendimento e aumenta la probabilità di demenza precoce.

Infine, le apnee notturne sono causa anche di depressione e ansia: non è da sottovalutare, infatti, che il sonno disturbato incide negativamente sul benessere emotivo e psicologico.

Affrontare tempestivamente il problema con rimedi per le apnee notturne, come terapie respiratorie e cambiamenti nello stile di vita, è essenziale per ridurre questi rischi e migliorare la qualità della vita.

Come si diagnosticano le apnee notturne?

Per confermare la presenza di apnee notturne, è necessario un approfondimento medico attraverso esami diagnostici specifici. Il percorso diagnostico prevede solitamente tre passaggi principali:

  1. Visita pneumologica per apnee notturne: uno specialista valuta i sintomi, la storia clinica e i fattori di rischio del paziente. Durante la visita possono essere suggeriti modifiche posturali o dispositivi come un cuscino per evitare apnee notturne e migliorare il sonno.
  2. Esame per apnee notturne: la polisonnografia è il test più completo per diagnosticare la sindrome delle apnee notturne. Questo test registra diversi parametri fisiologici durante il sonno, tra cui il ritmo cardiaco, la frequenza respiratoria e l’ossigenazione del sangue, i movimenti toracici e addominali, l’attività cerebrale e muscolare.
  1. Monitoraggio respiratorio notturno: per alcuni pazienti, è possibile eseguire un esame per apnee notturne domiciliare, che prevede l’uso di un apparecchio per apnee notturne in grado di monitorare il flusso d’aria e i livelli di ossigeno nel sangue senza la necessità di ricovero ospedaliero.

Una diagnosi accurata permette di scegliere il trattamento più adeguato, che può includere terapie respiratorie con CPAP, interventi chirurgici o cambiamenti nello stile di vita per curare le apnee notturne e ridurre i rischi per la salute.

Come prenotare una polisonnografia a domicilio

Prenotare una polisonnografia a domicilio è una soluzione comoda ed efficace per diagnosticare le apnee notturne senza la necessità di recarsi in ospedale o in un centro diagnostico specializzato. 

Questo servizio consente ai pazienti di sottoporsi all’esame per apnee notturne nel proprio ambiente familiare, riducendo lo stress e garantendo un sonno più naturale, condizione fondamentale per ottenere risultati attendibili.

Come funziona la prenotazione? Basta contattare un servizio di medicina domiciliare come Medicilio e prenotare il test diagnostico tramite il sito o con una semplice telefonata.

Una volta fissata la data, il paziente riceverà istruzioni su come prepararsi alla polisonnografia e su eventuali precauzioni da adottare la sera prima dell’esame.

Durante l’esame, il tecnico specializzato si occuperà di posizionare i sensori necessari per monitorare il respiro, il battito cardiaco e il livello di ossigeno nel sangue. L’esame non è invasivo e l’ambiente domestico favorisce la buona riuscita del test. 

Infine, il paziente o il caregiver potranno ricevere via email il referto dettagliato, utile per la diagnosi e l’eventuale trattamento delle apnee notturne.

Prenotare una polisonnografia domiciliare è particolarmente indicato per chi ha difficoltà di spostamento, come gli anziani o le persone con disabilità, permettendo di ottenere una diagnosi accurata con il massimo comfort.

Rimedi e cure per le apnee notturne

Il trattamento delle apnee notturne varia a seconda della loro gravità e delle cause. Gli approcci terapeutici includono modifiche dello stile di vita, terapie farmacologiche, dispositivi per migliorare la respirazione e interventi chirurgici nei casi più gravi.

I cambiamenti nello stile di vita comportano generalmente la perdita di peso, essendo l’obesità uno dei principali fattori di rischio per le apnee notturne, l’astensione da alcol e sedativi, un controllo migliore della postura durante il sonno, con l’utilizzo di un cuscino per apnee notturne, e infine smettere di fumare. 

In alcuni casi, se le apnee notturne sono causate da tonsille ingrossate, setto nasale deviato o anomalie delle vie aeree superiori, il medico può consigliare un intervento chirurgico per rimuovere le ostruzioni.

Cura farmacologica

Attualmente, non esistono farmaci specifici per curare le apnee notturne, ma alcuni trattamenti farmacologici possono essere prescritti per gestire sintomi associati o condizioni pregresse:

  • Decongestionanti nasali e corticosteroidi sono utilizzati per ridurre l’infiammazione e migliorare il flusso d’aria.
  • Farmaci per la regolazione del sonno vengono prescritti per stabilizzare il ritmo sonno-veglia nei pazienti con apnee centrali del sonno.
  • Trattamenti per ridurre la sonnolenza diurna, pensati per chi soffre di eccessiva sonnolenza a causa della frammentazione del sonno, possono prevedere l’uso di modafinil o armodafinil.

Tuttavia, la terapia farmacologica da sola non è sufficiente per eliminare le apnee notturne, per cui il medico valuta se integrare altre soluzioni, come l’uso della macchina per apnee notturne.

Cuscino per apnee notturne

Un cuscino ortopedico per apnee notturne può aiutare a migliorare la qualità del sonno favorendo una postura adeguata. Ma come scegliere il proprio cuscino?

Un cuscino troppo basso potrebbe favorire il collasso delle vie aeree, peggiorando gli episodi di apnea, mentre un cuscino troppo alto potrebbe causare una flessione del collo che ostacola il respiro.

L’ideale è utilizzare un cuscino ergonomico, progettato per mantenere il collo e la testa in una posizione ottimale, riducendo il rischio di ostruzione delle vie respiratorie. Alcuni modelli specifici includono supporti laterali per incoraggiare il paziente a dormire su un fianco, riducendo così gli episodi di apnea.

Macchina per apnee notturne

La macchina per apnee notturne, nota anche come CPAP (Continuous Positive Airway Pressure), è il trattamento più efficace per i pazienti con apnee ostruttive gravi.

Il dispositivo CPAP eroga un flusso continuo di aria a pressione positiva attraverso una maschera nasale o facciale. Questo aiuta a mantenere aperte le vie aeree, prevenendo le pause respiratorie durante il sonno.

L’utilizzo della CPAP è raccomandato nei pazienti con apnee notturne di grado severo o in coloro che non rispondono alle modifiche dello stile di vita. È particolarmente utile nei casi in cui le apnee notturne sono associate a ipertensione resistente, obesità o disturbi cardiovascolari.

Per i pazienti che non tollerano la CPAP, esistono altre opzioni come:

  • Apparecchi dentali per le apnee notturne: ovvero i dispositivi intraorali che riposizionano la mandibola per migliorare il passaggio dell’aria.
  • Terapia con BPAP: una versione avanzata della CPAP che regola la pressione dell’aria in base alla fase respiratoria del paziente.

L’uso della macchina per apnee notturne può migliorare notevolmente la qualità della vita, riducendo affaticamento, ipertensione e rischio di complicanze cardiovascolari. È importante utilizzarla regolarmente e seguire le indicazioni del medico per ottenere i migliori benefici.

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