Publicato il
31/03/2025

L’ipertensione arteriosa: cause, sintomi, prevenzione e trattamenti

L'ipertensione arteriosa, nota anche come pressione alta, è uno dei fattori di rischio cardiovascolare più diffusi a livello mondiale e rappresenta un importante fattore di rischio per malattie cardiovascolari, ictus e insufficienza renale. 

Poiché spesso non provoca sintomi evidenti nelle fasi iniziali, viene definita "killer silenzioso": si stima, infatti, che milioni di persone vivano con questa condizione senza saperlo!

Vista la sua natura asintomatica, comprendere le cause dell'ipertensione arteriosa, i suoi sintomi, le possibili conseguenze e le modalità di prevenzione e trattamento è fondamentale per mantenere buona la propria salute cardiovascolare.

In questo articolo, approfondiamo le caratteristiche dell'ipertensione arteriosa, analizzando le sue cause, i sintomi più comuni, i fattori predisponenti, le più temibili conseguenze, le opzioni di trattamento e i consigli per prevenirla.

Che cos'è l'ipertensione arteriosa?

L'ipertensione arteriosa è una condizione caratterizzata da un aumento cronico della pressione del sangue nelle arterie e si verifica quando il cuore deve lavorare più intensamente per pompare il sangue, provocando un eccessivo sforzo sui vasi sanguigni. 

In poche parole, si tratta di ipertensione quando la forza del sangue contro le pareti delle arterie, a riposo, è persistentemente troppo alta. 

Nel lungo termine, l'ipertensione arteriosa può portare a gravi complicanze: per questo motivo è importante conoscerne i sintomi e rivolgersi al proprio medico per accertamenti che possono prevenire le conseguenze sulla propria salute. 

I valori dell’ipertensione arteriosa 

L'ipertensione viene diagnosticata attraverso la misurazione della pressione arteriosa, che è espressa in millimetri di mercurio (mmHg) e si compone di due valori:

  • Pressione sistolica (c.d. massima): indica la pressione esercitata sulle arterie quando il cuore si contrae.
  • Pressione diastolica (c.d. minima): rappresenta la pressione nelle arterie quando il cuore è a riposo tra un battito e l'altro.

Secondo la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA), i valori di riferimento per l’ipertensione arteriosa sono:

  • Normale: inferiore a 130/85 mmHg
  • Pre-ipertensione: tra 130-139/85-89 mmHg
  • Ipertensione di grado 1: tra 140-159/90-99 mmHg
  • Ipertensione di grado 2: pari o superiore a 160-179/100-109 mmHg
  • Ipertensione di grado 3: pari o superiore a 180/110 mmHg.

I valori normali, quindi, sono generalmente inferiori a 120/80 mmHg mentre si parla di pressione alta quando i valori superano costantemente, a riposo, 140/90 mmHg, con una classificazione ulteriore per definire l’ipertensione grave.

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Cause dell'ipertensione arteriosa

L'ipertensione arteriosa può avere molteplici cause, che possono variare da fattori genetici a stili di vita scorretti e patologie pregresse. Identificare le cause specifiche è essenziale per prevenire e trattare efficacemente questa condizione.

A grandi linee, si possono classificare due forme di ipertensione arteriosa:

  1. Ipertensione primaria (o essenziale): non ha una causa identificabile specifica e, di solito, si sviluppa gradualmente nel tempo. È di gran lunga la forma più frequente; può essere legata a fattori genetici e a uno stile di vita scorretto.
  2. Ipertensione secondaria: le forme secondarie di ipertensione derivano da altre condizioni mediche, dall'uso di farmaci oppure da altri fattori chiaramente individuabili.

Tra le cause più comuni della pressione alta, oltre alla predisposizione genetica troviamo:

  • Malattie renali;
  • Disturbi del sonno, come le apnee notturne;
  • Problemi ormonali;
  • Uso di farmaci, come antinfiammatori non steroidei (FANS), decongestionanti o contraccettivi orali;
  • Uso di droghe, fumo e consumo eccessivo di alcol;
  • Alimentazione ricca di sodio e povera di potassio;
  • Obesità e sedentarietà;
  • Stress cronico.

Sintomi dell'ipertensione arteriosa

Come abbiamo già detto, l'ipertensione arteriosa è definita “killer silenzioso” proprio perché molto spesso è asintomatica: ciò costituisce uno degli aspetti più insidiosi legati a questa patologia, che non permette al paziente di accorgersi della propria condizione. 

Ciononostante, con valori di pressione elevati, si possono manifestare alcuni segnali d’allarme e sintomi che non vanno sottovalutati. Essere consapevoli dei sintomi della pressione alta è essenziale per una diagnosi precoce e per ridurre il rischio di complicanze cardiovascolari.

Quando i valori pressori diventano eccessivamente elevati, possono manifestarsi diversi disturbi, che variano in intensità a seconda della gravità dell'ipertensione e della predisposizione individuale come:

  • Mal di testa persistenti;
  • Vertigini e senso di instabilità; 
  • Visione offuscata;
  • Palpitazioni;
  • Senso di affaticamento;
  • Sangue dal naso, ovvero epistassi (raramente).

Se si verificano contemporaneamente sintomi come pressione alta e dolore al petto, è fondamentale consultare immediatamente un medico per una valutazione accurata e un trattamento immediato.

Fattori associati ai sintomi comuni

Oltre alle cause principali, esistono diversi fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare ipertensione:

  • Età: il rischio aumenta con l’età, soprattutto dopo i 50 anni;
  • Familiarità: una storia familiare di pressione alta aumenta la probabilità di svilupparla;
  • Obesità e sovrappeso: l'eccesso di peso corporeo aumenta il carico sul cuore;
  • Dieta scorretta: l'eccesso di sale e il consumo insufficiente di potassio e fibre influenzano la pressione;
  • Sedentarietà: la mancanza di attività fisica contribuisce allo sviluppo dell’ipertensione;
  • Stress: può causare aumenti temporanei della pressione, che nel tempo possono cronicizzarsi;
  • Fumo e alcolici: entrambi danneggiano i vasi sanguigni e possono aumentare la pressione arteriosa.

Conseguenze dell'ipertensione arteriosa

L'ipertensione arteriosa non trattata può avere un impatto significativo sulla salute a lungo termine, aumentando il rischio di sviluppare gravi patologie cardiovascolari e compromettendo il funzionamento di diversi organi vitali. 

L'aumento costante della pressione sulle pareti arteriose può causare danni irreversibili ai vasi sanguigni, favorendo la comparsa di complicazioni potenzialmente letali per la persona. Identificare e gestire questa condizione al più presto è molto importante per prevenire gravi conseguenze sulla salute.

Le conseguenze dell’ipertensione arteriosa possono dare le seguenti complicazioni relative al funzionamento dei nostri organi:

  • Cuore: la pressione elevata può provocare lesioni alle arterie, aumentando il rischio di trombosi, infarto del miocardio e insufficienza cardiaca.
  • Cervello: l’ipertensione può causare ischemie o ictus emorragici, oltre a danni cerebrali.
  • Reni: l'ipertensione arteriosa danneggia progressivamente i reni, compromettendone la funzionalità e portando a insufficienza renale cronica.
  • Occhi: la patologia può influenzare negativamente la circolazione oculare, causando problemi alla retina e, nei casi più gravi, la perdita della vista.
  • Arterie: l'eccessiva pressione sulle pareti arteriose può portare alla formazione di aneurismi, con il rischio di rottura e conseguenze fatali.

Monitorare la pressione arteriosa regolarmente, adottare uno stile di vita sano e seguire le terapie prescritte dai medici è fondamentale per ridurre il rischio di queste gravi complicazioni. 

Trattamento dell'ipertensione

L'ipertensione arteriosa richiede un trattamento personalizzato, basato sulla gravità della condizione e sulla presenza di altri fattori di rischio cardiovascolare che cambiano in base alla persona. 

Un controllo efficace della pressione arteriosa aiuta a ridurre il rischio delle complicazioni di cui abbiamo già parlato, come infarto, ictus e insufficienza renale.

Il trattamento, in generale, si basa su un approccio combinato che include modifiche dello stile di vita e terapie farmacologiche, con l'obiettivo di mantenere la pressione arteriosa entro valori normali e migliorare la qualità della vita del paziente.

Modifiche dello stile di vita

Il trattamento può prevedere dei cambiamenti al proprio stile di vita e alle proprie abitudini quotidiane. Se necessario, il medico può richiedere un intervento che riguarda:

  • Dieta equilibrata: seguire un regime alimentare come la dieta DASH, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e povera di sale.
  • Attività fisica regolare: almeno 150 minuti di esercizio moderato a settimana.
  • Perdita di peso: anche una riduzione modesta del peso può abbassare significativamente la pressione.
  • Riduzione dello stress: tecniche come mindfulness, yoga o meditazione possono aiutare.

Terapia farmacologica

Se i cambiamenti nello stile di vita non sono sufficienti, il medico può prescrivere farmaci, tra i quali:

  • Diuretici
  • Beta-bloccanti
  • ACE-inibitori
  • Calcio-antagonisti
  • Antagonisti dei recettori per l’angiotensina II (c.d. “Sartani”).

È essenziale seguire attentamente le indicazioni del medico e monitorare regolarmente i valori pressori per individuare le terapie più efficaci.

Prevenzione dell'ipertensione

Prevenire l'ipertensione arteriosa è importantissima per ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e altre complicazioni. 

Poiché la pressione alta si sviluppa spesso in modo silente e asintomatico, adottare uno stile di vita sano fin da giovani è essenziale per mantenere valori pressori normali e preservare la salute del cuore e dei vasi sanguigni.

Quindi, vediamo cosa fare per prevenire l’insorgenza dell’ipertensione partendo proprio dall’alimentazione:

  • Ridurre il consumo di sale a meno di 5 grammi al giorno
  • Mangiare cibi ricchi di potassio, come banane, spinaci e patate
  • Mantenere un peso corporeo sano
  • Fare attività fisica
  • Limitare il consumo di alcolici e smettere di fumare
  • Praticare tecniche di rilassamento come meditazione, yoga o respirazione profonda
  • Controllare regolarmente i valori della pressione arteriosa, specialmente in presenza di altri fattori di rischio cardiovascolare.

Il ruolo del telemonitoraggio nella gestione dell’ipertensione arteriosa

Il telemonitoraggio sta emergendo nello scenario attuale come un approccio efficace per migliorare la gestione della pressione alta, grazie alla sua capacità di connettere pazienti e medici in tempo reale. 

Studi scientifici hanno dimostrato che il telemonitoraggio può portare a un migliore controllo della pressione arteriosa e a una riduzione del rischio di sviluppare i danni a essa correlati.

Come funziona il telemonitoraggio per l’ipertensione?

Il telemonitoraggio per l’ipertensione arteriosa permette ai pazienti di utilizzare dei dispositivi medici connessi per registrare regolarmente i valori di pressione. I dati che vengono registrati sono poi trasmessi automaticamente a una piattaforma accessibile ai medici.

Grazie ai dati comunicati in tempo reale, i medici possono identificare variazioni anomale della pressione e intervenire prontamente per modificare la terapia o raccomandare cambiamenti nello stile di vita.

Chi sceglie di utilizzare il telemonitoraggio per l’ipertensione arteriosa è maggiormente coinvolto nel prendersi cura della propria salute e ha maggiori possibilità di gestire più facilmente la propria condizione, seguendo le terapie e attendendosi ai trattamenti somministrati dai medici.

Benefici del telemonitoraggio per pazienti e medici

Ricapitolando, il telemonitoraggio della pressione arteriosa presenta diversi benefici sia per i pazienti che utilizzano questi strumenti diagnostici sia per la valutazione medica: i pazienti acquisiscono maggiore consapevolezza della propria condizione e hanno la possibilità di ricevere un'assistenza personalizzata senza dover accedere fisicamente a un ambulatorio, mentre i medici ottengono dati precisi che possono migliorare le decisioni cliniche e ottimizzare i risultati del trattamento.

Conclusione

L'ipertensione arteriosa è una condizione da non sottovalutare e da tenere adeguatamente controllata. Monitorare la pressione alta, riconoscerne i sintomi (quando presenti) e adottare uno stile di vita sano sono passi fondamentali per prevenire le più temibili conseguenze a lungo termine. 

Se si sospetta di avere la pressione alta, è altamente consigliabile consultare il proprio medico per una valutazione e, se necessario, un trattamento personalizzato.

Ricorrere al telemonitoraggio rappresenta una soluzione efficace per la gestione dell’ipertensione arteriosa in quanto consente un controllo più accurato della condizione anche in tempo reale.

Investire nella salute oggi è la chiave per prevenire i problemi di domani. La pressione è un segnale di benessere: non bisogna trascurarla!

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